In questi giorni di vacanza sarebbe stato un vero peccato non organizzare una gita almeno di un giorno da qualche parte non troppo distante da noi. Oriana ed Emilvano, i miei cugini, era da tempo che desideravano fare una gitarella a Bologna, io l'avevo già vista ma non ricordavo quasi niente ...
Il 25 aprile abbiamo mangiato assieme così abbiamo messo a punto la nostra gita: piccola discussione per l'orario di partenza, non troppo presto ma neanche troppo tardi, decisione finale ore 08:15 la partenza
Viaggio piacevole in autostrada, poco traffico, ma dove uscire? A Bologna. Io ricordo che quindici prima mi avevano fatto uscire a Bologna San Lazzaro e lì avevo visitato la Chiesa di San Lazzaro, si potrebbe iniziare da lì e poi proseguire per Bologna.
In autostrada siamo in fase di sorpasso quando con la coda dell'occhio vediamo dei cartelli stradali che segnalano Bologna centro ... non abbiamo alla nostra destra quattro, dico quattro bisarche colme di automobili? Morale, perdiamo l'uscita autostradale ...
Avete presente una pentola di fagioli? Ecco mia cugina O. in quel momento lo era: insomma sbagli sempre strada; mio cugino E. cominciava ad innervosirsi; "Guida tu!" dico ad O. conoscendo il suo terrore dei guidare in autostrada
Prossima uscita: Sasso Marconi. Ma si, va bene, così cominciamo a vedere i dintorni di Bologna, non è mica una cosa negativa
Finalmente arriviamo a Bologna, ora dobbiamo solo trovare il parcheggio. Machecavolo! Tutti parcheggi blu come a Milano e tutti occupati ... come a Milano! Finalmente un colpo di C. troviamo un parcheggio blu, mettiamo tutta la moneta che abbiamo in tasca nella macchinetta del parcheggio e ci incamminiamo.
Prima tappa: Piazza Maggiore
una piazza enorma, con a sud la Basilica di San Petronio e tutti attorno i Palazzi Comunali. La giornata è stupenda e per niente calda, proprio la giornata ideale per visitare in lungo ed in largo una località.
Decidiamo di entrare a visitare la Basilica ma dobbiamo farlo a due a due, E. porta uno zainetto sulle spalle; zainetti e macchine fotografiche non sono ammessi nella Basilica.
Entriamo per prime Marika ed io: la basilica è molto bella, gli smalti alle finestre sono stupendi; l'altare maggiore luminosissimo; vediamo un sacco di gente con le macchine fotografiche in mano ... ma non erano vietate? Acquistiamo un libretto e un paio di cartoline inerenti la basilica, accendiamo i ceri per i nostri cari e poi usciamo, per far sì che anche E. ed O. possano entrare a visitarla.
All'uscita troviamo solo E., O. è andata all'Ufficio del Turismo e decidiamo di andarci anche noi. Lì ci facciamo dare la piantina della città e un paio di fotocopie con la lista dei locali dove fanno cucina tipica del territorio, fanno proprio al caso nostro
In piazza vi è un Artista di Strada
per suonare usa delle palline da tennis (almeno a noi così sembrava) e per terra aveva un cuscino che emetteva gli stessi suoni di una pianola. La gente aveva formato un semicerchio attorno a lui e la musica era stupenda. Molto bravo, a noi è piaciuto molto.
Poi ci siamo incamminati verso nord, siamo passati di fianco alla Fontana di Nettuno del Gianbologna, molto bella; facevamo solo un po' impressione le sirene che sparavano acqua dai capezzoli
Prendiamo la via Rizzoli per arrivare alle due Torri della città
una fatica per fotografarle, specialmente per un'incapace come me!
A sinistra la torre Garisenda, la più piccola, è stata abbassata perché il terreno circostante aveva iniziato a sprofondare; a destra la torre degli Asinelli, il nome dalla famiglia che l'aveva fatta costruire.
Oriana fa da Cicerone per noi, poi cominciamo a sentire un leggero languorino allo stomaco, decidiamo quindi, mentre ci avviamo per il Complesso di S. Stefano, di cercare anche un locale dove fermarci a mangiare. Io non avevo mai assaggiato le crescentine e le tigelle, tutti d'accordo a volerle mangiare.
Dopo vario peregrinare, pensiamo di andare in un locale il cui nome ci piaceva un sacco: Pane e Vino, decidiamo quindi di andarci. Altro colpo di C., in quella via vi è un mercato con ogni ben di dio, una bancarella con spezie sfuse attira la mia attenzione; per fortuna che Oriana, che ha "le braccine corte" riesce a fermarmi, altrimenti avrei acquistato un sacco cose utilissime in quel momento ma che poi a casa sarebbero risultate inutili ...
Arrivati davanti al locale siamo rimasti leggermente interdetti: ma cos'è? Un trani? Vediamo un sacco di gente, quando c'è tanta gente vuol dire che si mangia bene; decidiamo cmq di entrare: dentro bello pulito e carino, profumo di crescentine nell'aria ...
Chiediamo un tavolo e la signorina molto gentile non ci fa quasi aspettare; nel giro di pochi minuti stiamo facendo le ordinazioni: affettato accompagnato da tigelle e crescentine a volontà come antipasto; lasagne e tortelloni di ricotta, speck e rucola come primo piatto; Marika ordina un tortino alle verdure, con sorpresa il tortino si rivelerà come un piatto con sì un piccolo tortino, ma accompagnato da scamorza affumicata e ancora prosciutto crudo. Ci viene portato il pane che invece nei cestini viene servito così
La cosa ci diverte talmente tanto che decidiamo di fotografare il sacchetto. Alla fine nei piatti non rimane niente, abbiamo spazzolato tutto.
E' arrivata l'ora di rimetterci in cammino per la visita della città; ora volevamo vedere la Chiesa di San Domenico.
Abbiamo camminato in lungo ed in largo e alla fine stanchi morti ci siamo avviati verso la nostra auto. Eravamo sì stanchi, ma felici di aver trascorso una piacevolissima giornata in armonia e spensieratezza.
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