PRIMO GIORNO
La nostra vacanza è iniziata nel migliore dei modi,
oltre ogni rosea previsione.
Siamo partiti alle ore 05,15 col fresco del mattino;
pensavamo di trovare code in autostrada, specialmente a Mestre, invece lì al
casello, ce la siamo sbrigata in 10 minuti.
Abbiamo fatto parecchie tappe, mangerecce e
fisiologiche … e abbiamo raggiunto Vienna alle 15,15.
Che bello! 4 giorni da passare a Vienna,
yeeeeeeeeeeeeeeeeee
Una sistemazione veloce in hotel e, proprio lì in
hotel abbiamo acquistato la Vienna Card che ci ha permesso di usufruire per
settantadue ore di tutti i mezzi urbani e suburbani che giravano a Vienna.
I tram che ci portavano in centro ogni giorno erano la
linea 62 e 65: queste due linee assomigliano alla linea verde del metrò qui a
Milano che ad un certo punto la linea fuoriesce in superficie.
Beh, queste due linee (come tante altre) di tram a
Vienna ad un certo punto diventano suburbane e nel giro di 8-10 minuti ti
ritrovi nel Ring, il centro viennese.
La fermata del nostro hotel era la
Matzleinsdorferplatz
Abbiamo fatto una passeggiata di un paio d’ore con
vedute di alcune chiese come la Karlkirche, la Chiesa di San Carlo Borromeo
e del Volksgarten, il Giardino Pubblico
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(la statua di Mozart nel Volksgarten) |
che è aperto a tutti ed è
situato tra il teatro di corte, il Burghtheater e la Heldenplatz, la piazza
degli eroi
Alla sera abbiamo cenato in un locale/bistrot
soprannominato da Emilvano “Il Vunciùn”. Ma non era vero che il locale fosse
sporco, vi era un sacco di fumo e noi ormai, non siamo più abituati al fumo nei
locali.
Pare cmq che dal 2009 anche in Austria sarà vietato fumare nei locali pubblici, io spero ardentemente che la notizia sia vera e non una bufala!
Pare cmq che dal 2009 anche in Austria sarà vietato fumare nei locali pubblici, io spero ardentemente che la notizia sia vera e non una bufala!
Tornando al locale, l’ambiente era molto spartano:
niente tovaglie sui tavoli in legno massiccio, le posate erano avvolte nel
tovagliolo e posizionate in una brocca sul tavolo; cucina rigorosamente
austriaca, yeeeeeeeeeee e cena molto molto dignitosa.
Le uniche pecche: il fumo e il caldo … a Vienna
c’erano solo 3 o 4 gradi meno di Milano, sigh!
SECONDO GIORNO
Decisione a maggioranza (quella che conta, ergo le
femmine del gruppo) di vedere tutto il Ring. In poco tempo siamo diventati
abilissimi nell’uso dei mezzi quasi quanto i viennesi
Dapprima abbiamo fatto il tour del Ring con il tram,
poi ad un certo punto siamo scesi e abbiamo cominciato la nostra “scarpinata”
con vista di:
-
Albertina, dove si trova la più importante collezione
di arte grafica del mondo;
-
Castello di Hofburg, il Palazzo Imperiale che fu il
centro del potere dei sovrani austriaci e residenza di re ed imperatori;
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(la Porta Svizzera) |
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(statua dell'Arciduca Carlo nel Hofburg)
|
-
Parlamento, in stile dei templi greci, per richiamare
la patria della democrazia la Grecia;
- Neue Rathaus, il municipio
-
Stephandsdom, il Duomo di S. Stefano, sede del
cardinale arcivescovo e dove gli Imperatori venivano incoronati, nella foto
potete vedere il plastico esposto nel duomo, era impossibile fotografarlo in
tutta la sua interezza.
Una sbirciatina alle vie dello
shopping viennese, nel Graben,
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(la Colonna della Peste nel Graben)
|
tipo Montenapoleone a Milano e immancabile sosta per
il caffè, viennese naturalmente, Marika e Oriana si sono mangiate una fetta di
torta, a Oriana la Sachertorte non è affatto piaciuta.
A Vienna tutti i locali hanno in esposizione le loro
torte che sono una meraviglia della natura.
Il pomeriggio è trascorso con il passaggio di 2
esagerati temporali ma a noi andava bene così, un pomeriggio soleggiato ci
avrebbe dato il colpo di grazia …
Non ancora stanchi a sufficienza siamo andati al
Prater, noto parco giochi viennese.
( A me era venuto in mente il Puffo Brontolone: IO
ODIO I PARCO GIOCHI!)
Siamo forse saliti sulla ruota panoramica alta 72
metri? …
Col cavolo! Mica siamo così folli! …
La cena l’abbiamo fatta in un ottimo stüber con cibo
austriaco naturalmente, ma stavolta dotato di cannone spara-knödel. Vedere la
foto per credere.
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(Il cannoncino teneva gli
knodel ben caldi) |
3° GIORNO
Castello di Schönbrunn, immenso. Praticamente è la
Versailles austriaca ed è pure simile.
Ci siamo girati le quaranta stanze munite di
audioguida nella lingua desiderata, formidabili questi aggeggi. Il giro m’è
piaciuto moltissimo anche se faceva un caldo bestiale mentre Emilvano non ce la
faceva più, non vedeva l’ora di uscire …
Non è stato possibile fotografare gli interni,
vietatissimo era!
Compreso nel biglietto c’era la Dimostrazione dello
strudel. Si
entrava nel Hofbackstube , scendendo nel piano inferiore e mostrando il
biglietto d’entrata al castello, ci veniva dato un assaggio dello strudel (che
io ho non ho mangiato -colazione abbondante!) e lì una ragazza Chef ci ha
ragguagliato in tedesco ed in inglese sulla preparazione dello strudel, giuro
che una pasta così elastica non l’ho mai vista!!! All’uscita ci è stato consegnato un volantino
con la loro ricetta che io naturalmente eseguirò!
Ormai il nostro orologio biologico si era messo a
funzionare e il nostro stomaco desiderava qualcosa di buono, faceva inoltre
caldissimo e quindi sempre nel Hofbackstube, abbiamo ordinato un gelato.
Mentre aspettavamo ci siamo sentiti avvolgere da una
fresca sensazione, dell’acqua nebulizzata veniva giù dall’alto … mamma mia che
ganzi questi austriaci … senza bagnarci ci inondavano d’acqua!
Assieme all’acqua nebulizzata sono arrivati una
miriade di passerotti in cerca di cibo, pure i passerotti austriaci sono
ganzi!!!
Ben rifocillati e rinfrescati abbiamo fatto un giro
nel parco. Siamo saliti fino alla
Gloriette
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(la fontana di Nettuno nei pressi della Gloriette)
|
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(vista della Gloriette dai giardini) |
Finalmente ho visto il koala, non l’avevo mai visto
dal vivo, sembra un pelouche, mamma mia come mi piacerebbe averne uno … la
pianta di eucalipto in giardino l’avrei … sto scherzando neh? E’ meglio che
rimangano a casa loro, gli animali.
Alla fine eravamo talmente stanchi che abbiamo
rinunciato a vedere il labirinto, finalmente siamo tornati verso l’hotel.
4° GIORNO
Visita al Belvedere con audioguida, dove abbiamo
potuto ammirare i quadri di Klimt.
Il Belvedere era la residenza estiva del Principe
Eugenio di Savoia (1663-1736). La casa Savoia non aveva residenze in Austria e
il Principe Eugenio, chiamato “la Spada degli Asburgo” aveva ottenuto dei
successi contro i Turchi. Alla sua morte la residenza passò in possesso della
Casa degli Asburgo.
Il Belvedere è composto da due edifici divisi da un
bellissimo giardino: il Belvedere inferiore, dove risiedeva il Principe Eugenio
e che ora è la sede del Museo Barocco Austriaco ed il Belvedere superiore, nel
quale il Principe Eugenio tratteneva i suoi ospiti nelle feste e che oggi è una
pinacoteca.
Siamo poi andati a Hundertwasserhaus, Casa di
Hundertwasser, un complesso di case coloratissime del Comune, finite di
costruire nel 1985
Poi ci è venuta in mente la cosa peggiore che avremmo
potuto fare, in quel momento però non lo sapevamo: abbiamo preso un battello
per fare il giro della città … solo che il Danubio non passa per Vienna ma
rimane scostato e prima di raggiungere il Danubio bisogna navigare su 17 Km di
canale che porta al fiume … una cosa orrenda.
Abbiamo scelto di fare mezzo giro dato che durava 2
ore, il giro completo di quattro ore non l’avremmo sopportato! Quindi, prima si
è navigato su questi 17 km di canale e non si vedeva altro che fabbriche,
industrie, ecc..
Si è poi arrivati alla chiusa del gestore di energia
elettrica: sotto il sole di mezzogiorno siamo rimasti fermi nella chiusa che ha
dovuto riempirsi d’acqua per poterci permettere di continuare la navigazione.
Ora so come funziona il canale di Panama …
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(la chiusa mentre si sta chiudendo)
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(la chiusa quasi ormai colma d'acqua)
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(ripresa la navigazione)
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Cmq, noi sconsigliamo vivamente questo giro in
battello (e non è un plurale majestatis!)
Siamo quindi tornati all’hotel non prima di aver
rifatto un giro del Ring col tram … che meraviglia. Il giorno dopo saremmo
partiti alla volta di Salisburgo!
CONSIDERAZIONI: si parla male di noi italiani, dei
nostri hotel ecc., beh, l’hotel dove abbiamo alloggiato noi a Vienna, era a 3
stelle e probabilmente non avevano mai sentito parlare di barriere
architettoniche.
Ci avevano dato un appartamentino al 5° piano, molto
carino … solo che l’ascensore arrivava fino al 4° piano e non c’è stato un cane
che ci abbia aiutato a portare su i bagagli dal 4° al 5° piano
Inoltre nella hall, vi erano scalini anche per
raggiungere l’ascensore, mi chiedo come possa fare un portatore di handicap …
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