sabato 26 novembre 2011

VACANZE TERZA E ULTIMA TAPPA: SEEFELD TIROLO 2008


 1° GIORNO - VERSO SEEFELD
Pioveva la mattina il cui abbiamo lasciato Salisburgo, poco male ci siamo detti, meglio che viaggiare sotto il sole, quindi dopo la colazione siamo partiti. La pioggia ci ha accompagnato per tutto il viaggio.
Pioveva anche a Seefeld, ridente paese a 1180 metri di altezza. In estate è colma zeppa di turisti, ma lo è ancora di più in inverno, in quanto in questi luoghi si pratica lo sci nordico. Inoltre vi è il più grande e, a detta di tutti, il più bel terreno di golf di tutta l’Austria.
Siamo riusciti a trovare abbastanza velocemente  il nostro Weinstube e abbiamo preso possesso delle nostre camere, poi abbiamo deciso di fare una passeggiata in paese … sotto la pioggia. Un’occhiata veloce alle vetrine, bevuto il caffè con una buona fetta di torta in accompagnamento; in questo Konditorei abbiamo bevuto il miglior caffè di Seefeld.
La sera è arrivata presto, pregustavamo già le nostre passeggiate.

2° GIORNO - MITTENWALD (DE)
L’alba è arrivata piovosa, quindi per non incorrere in temporali in montagna, abbiamo deciso di sconfinare di nuovo in Germania e siamo andati a Mittenwald, in Baviera. Il sole ha fatto breccia tra le nuvole e ci ha accompagnati per tutto il giorno.
Mittenwald è un paese stupendo a 913 metri sul livello del mare; le case sono quasi tutte decorate è bellissimo camminare per queste vie ed entrare nei negozi.




Siamo entrati nel parco comunale di Mittenwald e un sacco di anatre sono uscite dal laghetto venendoci incontro in cerca di cibo e, nonostante il cartello che vietava di dare cibo alle anatre noi non abbiamo resistito e qualche bocconcello lo abbiamo dato loro
Al ritorno in Austria ci siamo fermati a Mösern  per la Campana della Pace (la Friedensglocke): è la campana  più grande di tutto il Tirolo, suona ogni giorno alle 17,00 e i suoi rintocchi si sente in ogni angolo della valle.
Questa campana simboleggia la solidarietà e il rapporto di buon vicinato dell’arco alpino all’interno dell’Europa. Con somma meraviglia abbiamo visto che nel "vicinato" vi facevano parte la Regione Lombardia e la Regione Piemonte.
Quella sera a Seefeld c’è stata la Notte Bianca con sfilata di moda, musica a gogò e tutto questo visto perfettamente dal nostro balcone, infatti la festa si svolgeva nella piazza sotto le nostre finestre.  La sfilata è stata veramente stupenda, gli abiti bellissimi, peccato la cantante alla fine, cantava proprio maluccio … sarà stato il freddo, lo spero per lei!

3° GIORNO
Il terzo giorno eravamo pronte per una bella escursione:  si era deciso di salire fino al rifugio Oetzyhütte ad un’altezza di  1500 metri.
La passeggiata è stata molto lunga ma molto bella, e  abbiamo incontrato parecchie mucche, ma questo un po’ ovunque in Austria.
Arrivati al rifugio ci siamo giustamente rifocillati e poi ci siamo riposati sulle sdraio all’ombra. Il ritorno in paese è stato simpatico e veloce, ormai le nostre gambe non si fermavano più

 4° GIORNO
Si è deciso di fare una lunga escursione, di circa quattro ore, ai Tre Laghi. Strano nome da dare in quanto al posto dei laghi vi erano degli avvallamenti  che venivano riempiti in determinati periodi dell’anno per il bestiame. Ho acquistato una cartolina del  luogo e sinceramente, il lago pieno d’acqua è stupendo. 
il lago senz'acqua




mucche in relax
Il rifugio, il Lottenseehütte, era molto accogliente; noi ci eravamo mangiati dei panini durante la salita ergo, arrivati al rifugio ci siamo regalati il Kaiserschmarren con salsa di mele e di mirtilli. Insomma, di una goduria infinita.

5° GIORNO - ESCURSIONE ALLA MALGA
Lunga escursione al Reith Jock Alm, proprio una bellissima passeggiata. Stavolta abbiamo mantenuto l’orario segnalato dalle indicazioni, di solito tardiamo tre quarti d’ora, un po’ la stanchezza e un po’ le chiacchierate; ora riuscivamo a chiacchierare camminando, evidentemente le scarpinate che E. ci stava facendo fare, cominciavano a produrre i loro effetti sulle nostre gambe e noi eravamo meno stanche.  Cmq una gran soddisfazione!
Ci siamo rifocillati anche in questo rifugio, (altrimenti che ci salivamo a fare?) e poi tornati alla base, prendendo però un sentiero che ci avrebbe fatto fare il giro del lago di Seefeld, bellissimo!


6° GIORNO  GARMISCH-PARTENKIRCHEN
Giorno di pioggia, quindi si decide di sconfinare in Germania e precisamente a Garmisch. Paesino niente di speciale nella stagione estiva, ma probabilmente stupenda in inverno per chi ama sciare. In un paio d’ore la giriamo e decidiamo quindi di tornare a Seefeld, dove facciamo gli ultimi acquisti e visitiamo le due chiese della cittadina.
Salita finale sotto il sole cocente, ci siamo perfino abbronzati, avete presente l’abbronzatura del muratore? Ecco proprio quella!
Quando arriviamo al rifugio, mezze morte … vediamo che tutti gli avventori erano seduti ai tavolini al sole; ce ne domandiamo il motivo visto il caldo che fa, E. dice che sarebbe meglio sedersi al sole ma noi abbiamo caldo!  Non appena ci sediamo al nostro tavolo posizionato all’ombra capiamo tutto! All’ombra fa un freddo boia e dobbiamo metterci il golf, inaudito! Ma meraviglioso! Il ritorno a Seefeld sembra più corto, per forza, siamo in discesa! 
 8° giorno
Il meteo dava giornata di pioggia … ma allora cosa cavolo è questo sole che entra dalla finestra della camera?
Dopo colazione la pioggia ancora non arriva, anzi non si vede neanche una nuvola in cielo, Marika ed io iniziamo a preoccuparci, chissà cosa escogiterà ora Emilvano!
E infatti: “Che ne dite di andare qui al paese vicino, raggiungiamo il Mösersee ci rilassiamo, beviamo qualcosa al baretto e poi torniamo qui a Seefeld per l’una a mangiarci un gelato gigante?”
Ok per il gelato, ma quanto dista fino al laghetto? Non è che alla fine ci fa fare un’altra scarpinata? Veniamo rassicurate e convinte da E. e partiamo. Arrivate in loco, con sgomento troviamo una salita, tutta sotto il sole, (mannaggia manco una nuvola in cielo) e tra vari brontolii ci incamminiamo. Superata la salita ci ritroviamo in un bellissimo bosco, si cammina per un po’ nel bosco finché raggiungiamo il laghetto, uno spettacolo della natura: il verde, i pesci, le anatre, il fresco; decidiamo di fare il giro attorno mentre una miriade di biciclette fanno altrettanto. 





Una bibita al Möserer Seestub’n  situato quasi in riva al lago, la signora del posto, molto gentile ci regala una cartolina del posto e io ci metto anche il timbro che rappresenta una papera, molto carino.
Tornati a Seefeld ci mangiamo il nostro gelato gigante … giuro che non mangerò più in vita mia un gelato così grosso, arrivata a metà ne avevo quasi la nausea, ma io stoica, me lo sono mangiato tutto .
Il pomeriggio è trascorso fuori e dentro i moltissimi negozi della cittadina, era proprio un peccato che in macchina non vi fosse più posto altrimenti Oriana ed io avremmo acquistato ancora qualche ricordino.
9° GIORNO - LA PARTENZA
Il giorno successivo, dopo aver fatto colazione e aver caricato i bagagli in automobile e stipata in ogni suo punto, mentre E. ci aspetta al parcheggio poco distante, noi decidiamo di andare al supermercato a comprare almeno il pane e l’acqua per il viaggio. Siamo rimaste un bel po’ davanti allo scaffale delle farine, le prendiamo sì? Le prendiamo no? Se le prendiamo E. ci torce il collo.

Decidiamo di prendere qualche chilo di farina austriaca e ci incamminiamo alla macchina. Emilvano appena ci vede domanda: “Cos’altro avete preso ancora?” “Dunque vedi, abbiamo incontrato il Borgomastro, un tipo molto simpatico, ci ha voluto premiare per la visita fatta nella sua città ergo ci ha fatto un regalo!”  Si è messo ad imprecare come uno scaricatore di porto, chiedendoci dove avremmo messo tutta quella roba lì, “Ma tra i nostri piedi no?”

Insomma, il viaggio di ritorno non è stato molto comodo in effetti ma noi avevamo queste farine stupende.
Appena entrati in Italia ci siamo imbattuti in code e rallentamenti, uno stillicidio! Un viaggio di massimo quattro ore si è trasformato in uno da sei ore e mezza.
!
Considerazioni
Con mia somma gioia, nell'albergo in cui abbiamo alloggiato a Seefeld, venivano accettati gli animali; la cosa invece ad Emilvano dava fastidio, visto che per terra nelle camere vi era la moquette.
Nel nostro albergo vi erano un sacco di italiani e tutti con gli animali, gatti, cani, e tutti una meraviglia. Non uno di loro si è permesso di portare anche solo una volta il loro animaletto in sala da pranzo. Beh, l'ultima sera, è arrivata una coppia di francesi e si sono portati il loro cagnottolo in sala pranzo. Sinceramente sono stata contenta che stavolta la cafoneria non fosse italiana.
Inoltre, avevamo una cameriera stupenda, non riuscivamo a darle un'età precisa ma diciamo che non era affatto giovane; un caporal maggiore, anzi meglio dire un corazziere tanto era alta, e ogni giorno indossava un abito diverso e sempre un abito tirolese. Una bellissima signora veramente.
Sinceramente, sarei rimasta ancora qualche giorno a Seefeld!
Grazie Austria, grazie di tutto.





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